Il valore del gioco: come investire nel rapporto con i nostri figli
- Mariella Cappelletto
- 23 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 24 ott

Il gioco ha un ruolo vitale nello sviluppo dei bambini, ma ciò che potrebbe sorprendere è la sua funzione nell’economia familiare. Giocare non è solo un modo per trascorrere del tempo piacevole: è un vero e proprio investimento nella relazione con i figli, un modo per rafforzare la vicinanza emotiva e costruire fiducia reciproca.
Il gioco guidato dai bambini, in cui sono loro a scegliere cosa fare, migliora l’autostima e rafforza il legame tra voi. Bastano pochi minuti per creare una riserva di vicinanza da cui attingere nei momenti difficili: come mettere da parte risparmi per i “giorni di pioggia” o punti premio da spendere quando serve più comprensione reciproca!

Il gioco come forma di apprendimento
Quando è stata l’ultima volta che hai giocato? Forse non lo ricordi nemmeno. Gli adulti tendono a non giocare, e se lo fanno, non è quanto sarebbe raccomandato. Non ci dilungheremo troppo sul valore del gioco per gli adulti, ma vale la pena citare le parole del dottor Stuart Brown dell’Università di Stanford che riassumono il concetto: “L’opposto del gioco non è il lavoro, è la depressione”. Per quanto sia importante per gli adulti svolgere un’attività ludica, per i bambini è assolutamente essenziale. È questo il metodo principale di apprendimento per tutti i bambini.
Secondo l’Oxford Dictionary “il gioco è l’impegnarsi in un’attività per puro divertimento e svago piuttosto che per uno scopo pratico”. Eppure questa definizione può indurre in errore dal punto di vista psicologico, perché in realtà ogni volta che i bambini giocano, imparano a conoscere se stessi, gli altri e il mondo. A dire il vero a noi lo scopo sembra essere di fatto alquanto concreto!
Dal momento in cui acquisiscono il controllo del proprio corpo, iniziano a interagire fisicamente con ciò che li circonda. Questa interazione diventa una forma essenziale di apprendimento e di retroazione, attraverso la quale interiorizzano esperienze e valori di base: chi sono, come si relazionano agli altri e come funziona il mondo. Esistono diversi tipi di gioco, di cui parleremo prossimamente, ma per ora ci limiteremo a un tipo di gioco fondamentale, in particolare per i bambini neurodiversi, ovvero il gioco guidato dal bambino.

Il gioco guidato dal bambino
Per gioco guidato dal bambino s’intende qualsiasi attività svolta per divertimento tra un bambino e chi si prende cura di lui (tu!). Potresti chiederti perché mai dovresti preoccuparti di questo quando hai già un mare di cose da fare e riesci a malapena a trovare il tempo per ottemperare a tutti gli obblighi, figuriamoci per giocare. In realtà questo tipo di attività è di vitale importanza per lo sviluppo psicologico del bambino, soprattutto per quanto riguarda il vostro rapporto.
Per i bambini neurodiversi, che spesso incontrano maggiori difficoltà nel relazionarsi al mondo, il gioco guidato da loro è una finestra di comunicazione preziosa. Quando il loro comportamento è difficile da gestire o tollerare, è comprensibile che i genitori possano inconsciamente trascorrere meno tempo con loro, scegliendo una “via di minor resistenza”. Ma alla lunga, questo non aiuta né loro né noi.

Come giocare
È preferibile stabilire dei limiti di tempo, dedicandosi esclusivamente a loro (non sono ammessi fratelli o sorelle!), il più spesso possibile, impegnandoci in modo positivo in un’attività scelta da loro. Invece di allontanarti, trasmettendo il messaggio che non merita il tuo tempo, puoi avvicinarti proponendo di fare qualcosa di divertente insieme e mettendoci tutta la tua attenzione (telefoni lontani!).
Quando questo viene fatto con costanza, dimostri al bambino che non solo è prezioso per te, ma anche che hai a cuore i suoi interessi e che di fatto potete davvero divertirvi insieme. Puoi introdurre questa idea magari dandogli un nomignolo giocoso, ad esempio “Il momento di… e di mamma”: sarà un modo per renderlo ancora più speciale.

Non serve molto tempo: spesso 10–15 minuti sono più che sufficienti. Potete giocare insieme prima di preparare la cena, durante una pausa o durante la merenda dopo la scuola. L’importante è che sia un momento fisso e frequente: poco tempo, ma spesso.
Un timer può aiutare a gestire le aspettative, soprattutto se il bambino vorrà prolungare il gioco. E se all’inizio ti sembra un compito ripetitivo o poco divertente, non preoccuparti: con un po’ di pratica, anche questo cambierà.

Alcune linee guida da seguire per assicurarsi che sia un successo e che i risultati attesi vengano raggiunti:
Lascia che sia il bambino a scegliere a cosa giocare (senza tentativi di persuasione da parte dell’adulto, almeno all’inizio).
Dedica la massima attenzione mentre giocate (lascia il telefono da parte).
Non esagerare, devi essere in grado di ripetere l’esperienza: 15 minuti sono sufficienti.
Rilassatevi e divertitevi. Non serve insegnare nulla o dare istruzioni: il gioco deve essere positivo per entrambi.
Dopo il gioco, condividi ciò che ti è piaciuto del momento insieme.
Pianificate e accordatevi su quando giocherete di nuovo insieme (e non mancate all’appuntamento!).

Un investimento emotivo
Investire nella relazione con i nostri bambini attraverso il gioco rafforza la nostra vicinanza emotiva, la stessa da cui attingiamo quando emergono comportamenti difficili.
Questo tipo di attività genitore-figlio non solo rafforza e migliora la visione che il bambino ha di sé, ma anche la qualità del vostro legame. In questo modo, si mettono, per così dire, più “soldini” nella banca delle relazioni. Pertanto, quando dovrai correggere o rimproverare il tuo bambino, avrai una riserva di fiducia e connessione da cui attingere nei momenti di tensione… Quando la maggior parte delle interazioni è neutra o negativa (“mettiti le scarpe”, “vieni a tavola”, “spegni la TV”), la relazione si indebolisce. Il gioco, invece, la nutre e la rinforza.
Proprio come nelle relazioni adulte, serve tempo di qualità per mantenere viva la connessione. Il gioco guidato dal bambino è un piccolo appuntamento di complicità e leggerezza che riporta al centro ciò che conta: il piacere di stare insieme.

Proprio come nelle relazioni adulte, serve tempo di qualità per mantenere viva la connessione. Il gioco guidato dal bambino è un piccolo appuntamento di complicità e leggerezza che riporta al centro ciò che conta: il piacere di stare insieme.
Il gioco guidato dai bambini è un bene anche per noi, perché ci aiuta ad essere più teneri per un tempo definito, ma ricorrente, soprattutto quando i bambini hanno frequenti comportamenti frustranti e irritanti. Si tratta di momenti ludici incredibilmente benefici per lo sviluppo e la loro crescita emotiva. Quando lo si fa regolarmente, è incredibile constatare i meravigliosi cambiamenti che avvengono nel comportamento del bambino e nel rapporto con il genitore.
Pronti a giocare? Scopri le attività di Oli help e trasforma il gioco in un’occasione di crescita e connessione con tuo figlio.





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